Sfiorare Fantasmi
Bea Bonafini
A cura di Edoardo Monti
NOVO
Eduardo Secci
Firenze, dal 9 settembre al 6 novembre 2021
Inaugurazione: giovedì, 9 settembre, 16.00 - 20.00
Mostra visibile anche on-line con l’introduzione dell’artista
Veduta della mostra, Sfiorare Fantasmi, Bea Bonafini, NOVO - Eduardo Secci Firenze, 2021, Foto Stefano Maniero, Courtesy l’artista e NOVO - Eduardo Secci
A Firenze, dal 9 settembre al 6 novembre 2021, NOVO è lieto di presentare la mostra “Sfiorare Fantasmi” di Bea Bonafini. A cura di Edoardo Monti, la personale nel project space di Eduardo Secci esplora le più recenti rappresentazioni dell’artista, attraversando i diversi media che caratterizzano la sua ricerca.
Attingendo alla mitologia, al fantastico e ai racconti popolari, il corpus delle opere esposte mescola differenti tecniche e materiali, come il disegno, l'arazzo realizzato a mano, la ceramica e il sughero.
L’osservatore si imbatte in creature acquatiche, corpi che si sciolgono e forme ibride: un immaginario popolato da fate marine quanto da personaggi grotteschi che ricordano i tarocchi medievali. Le figure di Bea Bonafini sono ambigue, fluide nella loro connotazione di genere e in alcuni casi zoomorfe - sagome evanescenti che richiamano il magico, invitando a sondare la dimensione più trascendente delle esperienze umane universali.
Le immagini si frammentano - nei lavori in sughero, dove le sezioni di colore sono accuratamente stagliate e poi reinserite all'interno della composizione, o nel grande arazzo Face of the Deep I (2021), concepito come un collage di tessuti -, e si fondono perdendo i confini della loro presenza corporea, fino a scontrarsi.
Si intrecciano narrazioni personali e collettive, così come incanto e realtà, spiritualità e trascendente, creando uno spazio di incontri quasi mistici, dove possiamo solo sfiorare fantasmi ma non afferrarli: abbastanza vicini da rimanere affascinati da questo mondo, senza però esserne impauriti.
La mostra sarà visibile anche on-line con l’introduzione dell’artista: www.novo.ooo/it/exhibitions/10-sfiorare-fantasmi-bea-bonafini.
Veduta della mostra, Sfiorare Fantasmi, Bea Bonafini, NOVO - Eduardo Secci Firenze, 2021, Foto Stefano Maniero, Courtesy l’artista e NOVO - Eduardo Secci
Bea Bonafini, Diver I, 2018, mixed carpet inlay, wood, and pastel, 210 x 90 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Face of the Deep I, 2021, pastel on mixed carpet inlay, 300 x 300 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Bathing Melusine, 2019, stained porcelain, black clay, sea glass, and salted water, 62 x 52 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Mutation, 2021, painted wood, acrylic, and pencil on paper, 45 x 37 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Sealed, 2020, gouache on engraved cork, 25 x 25 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, When we come together we multiply, 2020, gouache on engraved cork, 37 x 31 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Edoardo Monti è il fondatore di Palazzo Monti a Brescia e curatore.
Bea Bonafini (1990, Bonn, Germania) vive e lavora a Londra. Ha studiato al Royal College of Art e alla Slade School of Fine Art di Londra. La ricerca multidisciplinare dell’artista italiana si ispira a visioni oniriche, sovrapponendo mitologie personali e antiche. La sua pratica investiga possibilità e interazioni tra pittura, arazzo e scultura. In stretto dialogo con l'architettura, dove le opere si espandono nello spazio per avvolgere lo spettatore, si sviluppano prospettive olistiche. Agendo come sfere protette, le sue installazioni fungono da aperture agli incontri tra la realtà terrena e l'altro mondo. I suoi lavori sono stati esposti alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene (2020); Mana Contemporary, New Jersey (2020); Villa La Berlugane, Beaulieu-sur-Mer (2020); Operativa, Roma (2020); British School at Rome, Roma (2020, 2019); Chloé Salgado, Parigi (2019); Bosse & Baum, Londra (2019); MAC - Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (2018); Renata Fabbri, Milano (2018); Zabludowicz Collection, Londra (2017).
Testo del curatore Edoardo Monti
Conobbi per la prima volta il lavoro di Bea Bonafini (1990, Bonn) a Londra, nel 2018. Un bambino giocava spensierato, disteso sopra a Slick Submissions, un enorme tappeto/arazzo esposto in una collettiva presso l’Italian Cultural Institute of London. Bea non crea opere d’arte. Crea emozioni, momenti, ambienti.
Negli anni, la pratica di Bonafini ha seguito un’evoluzione tanto imprevedibile quanto affascinante. I lavori presentati in ‘Sfiorare Fantasmi’ ci prendono per mano, accompagnandoci nelle varie tappe del processo creativo dell’artista.
In Face of the Deep I, l’ultimo tra i tappeti realizzati dall’artista a essere esposto in mostra, Bonafini si serve dei ritagli di moquette come fossero pennellate di colore, pronte a creare forme ora astratte ora figurative, immagini familiari il cui senso ci sfugge quando pensiamo di averlo colto. Storie mitiche e mistiche, le cui nuance sono accentuate da sfumature leggere di pastelli, applicate sui tratti di tessuto più chiaro, tagliati e ricuciti a mano. Solo avvicinandoci, e compiendo l’atto proibito ma richiesto dal lavoro stesso di accarezzarlo, approfondiamo un altro aspetto dei lavori ibridi tra arazzi e tappeti: ad ogni colore, corrisponde una texture unica. Con questo arazzo, Bonafini tenta di figurare, dare letteralmente un volto al profondo più profondo degli Oceani: lo scheletro di un pesce preistorico schiacciato dall’infinita pressione dei fondali oceanici.
In Diver I, il tappeto, che già Bonafini strappa dall’originale bidimensionalità con le texture in rilievo, assume una quarta dimensione, astratta quanto lo sono i ricordi. Difficile per me non vedere in questo lavoro, che si proietta nello spazio e in una piscina immaginaria, il Tuffatore più celebre della storia, raffigurato sulla lastra di copertura della celebre tomba a Paestum. È proprio il museo archeologico, e in particolare oggetti e artefatti funerari, a fornire ispirazione all’’artista. Come gli archeologi possono solo suggerire il senso di un passato frammentato, così Bonafini non impone una propria visione, ma ci permette di comprendere la complessità di chi siamo oggi, raccontando storie senza un inizio o una fine determinata.
Sealed e When we come together we multiply sono dipinti intagliati realizzati con gouache su pannelli di sughero, un altro materiale insolito nelle pratiche artistiche ma che Bonafini padroneggia con maestria. Torna, come negli arazzi, il desiderio di creare scomponendo, unire tagliando. Il richiamo ai pavimenti di marmo intagliato è immediato, e il sughero combacia con caratteristiche apprezzate dall’artista: soffice, strutturato e dalle proprietà quasi magiche.
Mutation, Caran d’Ache su carta, è racchiuso in una cornice di legno realizzata da un artigiano su disegno di Bonafini, e dipinta dall’artista con sfumature di colori morbidi, che richiamano la palette dello stesso disegno. La composizione fa riferimento a Melusine, una duplice presenza in mostra grazie alla ceramica multicolore installata a muro. Si tratta della mitologica creatura d’acqua dolce a due code, che appartiene all’immaginario fantastico dell’Italia meridionale, un simbolo caro ai marinai. La figura è bifronte e sovrapposta ad uno scheletro di pesce la cui spina dorsale si fonde a quella di Melusine.
Infine troviamo Bathing Melusine, che appartiene ad un ampio corpo di lavori realizzati con porcellana e argilla nera, con l’aggiunta in questo caso di vetri di mare e acqua salata. La scultura pare provenire da un sito archeologico, antico quanto la tecnica necessaria per realizzarla: la porcellana viene colorata, stratificata, ritagliata. Il materiale, che viene cotto senza smalto protettivo, crea forme antropomorfe, ispirando racconti tra il fantastico e il mitologico.
Non ci resta che attendere il risultato della prossima fase di Bonafini, le cui narrazioni personali e antiche si sovrappongono ad una visione onirica, la cui intimità ruota attorno a mondi soffici, tattili, vulnerabili, fantastici. Lasciamoci intanto coccolare e trasportare da questi lavori, spaccature al punto di incontro tra il terreo e l’Altro mondo. Sembra quasi di sfiorare fantasmi.
NOVO è il project space di Eduardo Secci dedicato alla sperimentazione artistica e ai media contemporanei. Disgiunto dalla galleria principale, è nato nel 2021 dall’urgenza di un dialogo tra l’arte e i linguaggi della nuova contemporaneità. NOVO è un incubatore di idee che incoraggia il lavoro di giovani artisti e la loro futura crescita.
Eduardo Secci è stata fondata nel 2013 a Firenze e da giugno 2021 ha sede anche a Milano. Entrambi gli spazi presentano un doppio programma, che alle mostre della galleria affianca le proposte espositive di NOVO, il project space votato alla ricerca e alla sperimentazione di giovani artisti.
NOVO Firenze
Sfiorare Fantasmi - Bea Bonafini
A cura di Edoardo Monti
Dal 9 settembre al 6 novembre 2021
Video della mostra con introduzione dell’artista: www.novo.ooo/it/exhibitions/10-sfiorare-fantasmi-bea-bonafini
Eduardo Secci Firenze
Le contraddizioni della fragilità
Diana Al-Hadid, Alejandro Almanza Pereda, Andrea Galvani, José Carlos Martinat, Matthew Ritchie
A cura di Angel Moya Garcia
Dal 9 settembre al 6 novembre 2021
Video della mostra con introduzione del curatore: www.eduardosecci.com/it/exhibitions/53-le-contraddizioni-della-fragilita
Piazza Goldoni 2, Firenze
Inaugurazione: giovedì, 9 settembre, 16.00 - 20.00
Orari: lunedì - sabato, 10.00 - 13.30 / 14.30 - 19.00
+39 055 661356 / firenze@eduardosecci.com
NOVO Milano
Radicalization Pipeline - Theo Triantafyllidis
Dal 3 giugno al 2 ottobre 2021 (prorogata)
Video della mostra con introduzione dell’artista: www.novo.ooo/it/exhibitions/9-theo-triantafyllidis
limone limone - Radu Oreian
A cura di Pier Paolo Pancotto
Dall’8 ottobre al 20 novembre 2021
Eduardo Secci Milano
Kevin Francis Gray
A cura di Sergio Risaliti
Dal 3 giugno al 2 ottobre 2021 (prorogata)
Video della mostra con introduzione dell’artista: www.eduardosecci.com/it/exhibitions/51
Acustica - Alfredo Pirri
A cura di Laura Cherubini
Dall’8 ottobre al 20 novembre 2021
Via Zenale 3, Milano
Inaugurazione: venerdì, 8 ottobre, 16.00 - 21.00
Orari: martedì - sabato, 10.00 - 13.30 / 14.30 - 19.00
+39 02 38248728 / milano@eduardosecci.com
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Sfiorare Fantasmi
Bea Bonafini
A cura di Edoardo Monti
NOVO
Eduardo Secci
Firenze, dal 9 settembre al 6 novembre 2021
Inaugurazione: giovedì, 9 settembre, 16.00 - 20.00
Mostra visibile anche on-line con l’introduzione dell’artista
Veduta della mostra, Sfiorare Fantasmi, Bea Bonafini, NOVO - Eduardo Secci Firenze, 2021, Foto Stefano Maniero, Courtesy l’artista e NOVO - Eduardo Secci
A Firenze, dal 9 settembre al 6 novembre 2021, NOVO è lieto di presentare la mostra “Sfiorare Fantasmi” di Bea Bonafini. A cura di Edoardo Monti, la personale nel project space di Eduardo Secci esplora le più recenti rappresentazioni dell’artista, attraversando i diversi media che caratterizzano la sua ricerca.
Attingendo alla mitologia, al fantastico e ai racconti popolari, il corpus delle opere esposte mescola differenti tecniche e materiali, come il disegno, l'arazzo realizzato a mano, la ceramica e il sughero.
L’osservatore si imbatte in creature acquatiche, corpi che si sciolgono e forme ibride: un immaginario popolato da fate marine quanto da personaggi grotteschi che ricordano i tarocchi medievali. Le figure di Bea Bonafini sono ambigue, fluide nella loro connotazione di genere e in alcuni casi zoomorfe - sagome evanescenti che richiamano il magico, invitando a sondare la dimensione più trascendente delle esperienze umane universali.
Le immagini si frammentano - nei lavori in sughero, dove le sezioni di colore sono accuratamente stagliate e poi reinserite all'interno della composizione, o nel grande arazzo Face of the Deep I (2021), concepito come un collage di tessuti -, e si fondono perdendo i confini della loro presenza corporea, fino a scontrarsi.
Si intrecciano narrazioni personali e collettive, così come incanto e realtà, spiritualità e trascendente, creando uno spazio di incontri quasi mistici, dove possiamo solo sfiorare fantasmi ma non afferrarli: abbastanza vicini da rimanere affascinati da questo mondo, senza però esserne impauriti.
Veduta della mostra, Sfiorare Fantasmi, Bea Bonafini, NOVO - Eduardo Secci Firenze, 2021, Foto Stefano Maniero, Courtesy l’artista e NOVO - Eduardo Secci
Bea Bonafini, Diver I, 2018, mixed carpet inlay, wood, and pastel, 210 x 90 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Face of the Deep I, 2021, pastel on mixed carpet inlay, 300 x 300 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Bathing Melusine, 2019, stained porcelain, black clay, sea glass, and salted water, 62 x 52 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Mutation, 2021, painted wood, acrylic, and pencil on paper, 45 x 37 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, Sealed, 2020, gouache on engraved cork, 25 x 25 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
Bea Bonafini, When we come together we multiply, 2020, gouache on engraved cork, 37 x 31 cm, Photo Stefano Maniero, Courtesy the artist and NOVO - Eduardo Secci Firenze
La mostra sarà visibile anche on-line con l’introduzione dell’artista: www.novo.ooo/it/exhibitions/10-sfiorare-fantasmi-bea-bonafini.
Edoardo Monti è il fondatore di Palazzo Monti a Brescia e curatore.
Bea Bonafini (1990, Bonn, Germania) vive e lavora a Londra. Ha studiato al Royal College of Art e alla Slade School of Fine Art di Londra. La ricerca multidisciplinare dell’artista italiana si ispira a visioni oniriche, sovrapponendo mitologie personali e antiche. La sua pratica investiga possibilità e interazioni tra pittura, arazzo e scultura. In stretto dialogo con l'architettura, dove le opere si espandono nello spazio per avvolgere lo spettatore, si sviluppano prospettive olistiche. Agendo come sfere protette, le sue installazioni fungono da aperture agli incontri tra la realtà terrena e l'altro mondo. I suoi lavori sono stati esposti alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene (2020); Mana Contemporary, New Jersey (2020); Villa La Berlugane, Beaulieu-sur-Mer (2020); Operativa, Roma (2020); British School at Rome, Roma (2020, 2019); Chloé Salgado, Parigi (2019); Bosse & Baum, Londra (2019); MAC - Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (2018); Renata Fabbri, Milano (2018); Zabludowicz Collection, Londra (2017).
Testo del curatore Edoardo Monti
Conobbi per la prima volta il lavoro di Bea Bonafini (1990, Bonn) a Londra, nel 2018. Un bambino giocava spensierato, disteso sopra a Slick Submissions, un enorme tappeto/arazzo esposto in una collettiva presso l’Italian Cultural Institute of London. Bea non crea opere d’arte. Crea emozioni, momenti, ambienti.
Negli anni, la pratica di Bonafini ha seguito un’evoluzione tanto imprevedibile quanto affascinante. I lavori presentati in ‘Sfiorare Fantasmi’ ci prendono per mano, accompagnandoci nelle varie tappe del processo creativo dell’artista.
In Face of the Deep I, l’ultimo tra i tappeti realizzati dall’artista a essere esposto in mostra, Bonafini si serve dei ritagli di moquette come fossero pennellate di colore, pronte a creare forme ora astratte ora figurative, immagini familiari il cui senso ci sfugge quando pensiamo di averlo colto. Storie mitiche e mistiche, le cui nuance sono accentuate da sfumature leggere di pastelli, applicate sui tratti di tessuto più chiaro, tagliati e ricuciti a mano. Solo avvicinandoci, e compiendo l’atto proibito ma richiesto dal lavoro stesso di accarezzarlo, approfondiamo un altro aspetto dei lavori ibridi tra arazzi e tappeti: ad ogni colore, corrisponde una texture unica. Con questo arazzo, Bonafini tenta di figurare, dare letteralmente un volto al profondo più profondo degli Oceani: lo scheletro di un pesce preistorico schiacciato dall’infinita pressione dei fondali oceanici.
In Diver I, il tappeto, che già Bonafini strappa dall’originale bidimensionalità con le texture in rilievo, assume una quarta dimensione, astratta quanto lo sono i ricordi. Difficile per me non vedere in questo lavoro, che si proietta nello spazio e in una piscina immaginaria, il Tuffatore più celebre della storia, raffigurato sulla lastra di copertura della celebre tomba a Paestum. È proprio il museo archeologico, e in particolare oggetti e artefatti funerari, a fornire ispirazione all’’artista. Come gli archeologi possono solo suggerire il senso di un passato frammentato, così Bonafini non impone una propria visione, ma ci permette di comprendere la complessità di chi siamo oggi, raccontando storie senza un inizio o una fine determinata.
Sealed e When we come together we multiply sono dipinti intagliati realizzati con gouache su pannelli di sughero, un altro materiale insolito nelle pratiche artistiche ma che Bonafini padroneggia con maestria. Torna, come negli arazzi, il desiderio di creare scomponendo, unire tagliando. Il richiamo ai pavimenti di marmo intagliato è immediato, e il sughero combacia con caratteristiche apprezzate dall’artista: soffice, strutturato e dalle proprietà quasi magiche.
Mutation, Caran d’Ache su carta, è racchiuso in una cornice di legno realizzata da un artigiano su disegno di Bonafini, e dipinta dall’artista con sfumature di colori morbidi, che richiamano la palette dello stesso disegno. La composizione fa riferimento a Melusine, una duplice presenza in mostra grazie alla ceramica multicolore installata a muro. Si tratta della mitologica creatura d’acqua dolce a due code, che appartiene all’immaginario fantastico dell’Italia meridionale, un simbolo caro ai marinai. La figura è bifronte e sovrapposta ad uno scheletro di pesce la cui spina dorsale si fonde a quella di Melusine.
Infine troviamo Bathing Melusine, che appartiene ad un ampio corpo di lavori realizzati con porcellana e argilla nera, con l’aggiunta in questo caso di vetri di mare e acqua salata. La scultura pare provenire da un sito archeologico, antico quanto la tecnica necessaria per realizzarla: la porcellana viene colorata, stratificata, ritagliata. Il materiale, che viene cotto senza smalto protettivo, crea forme antropomorfe, ispirando racconti tra il fantastico e il mitologico.
Non ci resta che attendere il risultato della prossima fase di Bonafini, le cui narrazioni personali e antiche si sovrappongono ad una visione onirica, la cui intimità ruota attorno a mondi soffici, tattili, vulnerabili, fantastici. Lasciamoci intanto coccolare e trasportare da questi lavori, spaccature al punto di incontro tra il terreo e l’Altro mondo. Sembra quasi di sfiorare fantasmi.
NOVO è il project space di Eduardo Secci dedicato alla sperimentazione artistica e ai media contemporanei. Disgiunto dalla galleria principale, è nato nel 2021 dall’urgenza di un dialogo tra l’arte e i linguaggi della nuova contemporaneità. NOVO è un incubatore di idee che incoraggia il lavoro di giovani artisti e la loro futura crescita.
Eduardo Secci è stata fondata nel 2013 a Firenze e da giugno 2021 ha sede anche a Milano. Entrambi gli spazi presentano un doppio programma, che alle mostre della galleria affianca le proposte espositive di NOVO, il project space votato alla ricerca e alla sperimentazione di giovani artisti.
NOVO Firenze
Sfiorare Fantasmi - Bea Bonafini
A cura di Edoardo Monti
Dal 9 settembre al 6 novembre 2021
Video della mostra con introduzione dell’artista: www.novo.ooo/it/exhibitions/10-sfiorare-fantasmi-bea-bonafini
Eduardo Secci Firenze
Le contraddizioni della fragilità
Diana Al-Hadid, Alejandro Almanza Pereda, Andrea Galvani, José Carlos Martinat, Matthew Ritchie
Video della mostra con introduzione del curatore: www.eduardosecci.com/it/exhibitions/53-le-contraddizioni-della-fragilita
A cura di Angel Moya Garcia
Dal 9 settembre al 6 novembre 2021
Piazza Goldoni 2, Firenze
Inaugurazione: giovedì, 9 settembre, 16.00 - 20.00
Orari: lunedì - sabato, 10.00 - 13.30 / 14.30 - 19.00
+39 055 661356 / firenze@eduardosecci.com
NOVO Milano
Radicalization Pipeline - Theo Triantafyllidis
Dal 3 giugno al 2 ottobre 2021 (prorogata)
Video della mostra con introduzione dell’artista: www.novo.ooo/it/exhibitions/9-theo-triantafyllidis
limone limone - Radu Oreian
A cura di Pier Paolo Pancotto
Dall’8 ottobre al 20 novembre 2021
Eduardo Secci Milano
Kevin Francis Gray
A cura di Sergio Risaliti
Dal 3 giugno al 2 ottobre 2021 (prorogata)
Video della mostra con introduzione dell’artista: www.eduardosecci.com/it/exhibitions/51
Acustica - Alfredo Pirri
A cura di Laura Cherubini
Dall’8 ottobre al 20 novembre 2021
Via Zenale 3, Milano
Inaugurazione: venerdì, 8 ottobre, 16.00 - 21.00
Orari: martedì - sabato, 10.00 - 13.30 / 14.30 - 19.00
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Ufficio Stampa: THE KNACK STUDIO / Tamara Lorenzi
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