MOMMA SAID
AUUDI DORSEY
LUCE GALLERY
Torino, dal 28 aprile al 27 maggio 2022
Mostra visibile anche online
Veduta della mostra, Momma Said, Auudi Dorsey, 2022, Courtesy l’artista e Luce Gallery, Torino
A Torino, dal 28 aprile al 27 maggio 2022, Luce Gallery è lieta di presentare “Momma Said”, la prima mostra personale di Auudi Dorsey.
La galleria espone una nuova serie di dieci dipinti, che è incentrata sulle riflessioni e reazioni dell'artista afroamericano ai saggi consigli di sua madre. Il pittore di New Orleans dipinge scene di vita quotidiana e l'esperienza dei neri negli Stati Uniti meridionali. Il suo lavoro è in parte autobiografico, ispirandosi a momenti intimi, gioiosi e difficili della sua vita, e in parte un racconto universale, siccome a volte le scene scelte hanno profondi riferimenti culturali alle comunità nere. Se osservate nell’insieme, le opere pittoriche creano una finestra nella mente di un giovane suggestionabile mentre prende decisioni sotto l'occhio vigile di sua madre e descrivono vividamente il potente legame tra madre e figlio.
Per l'artista questi dipinti riguardano tutti i consigli, la guida e le regole che la defunta madre gli ha instillato fin dalla giovane età. Deanna Dorsey è stata una forza nella sua vita, desiderando e aspettandosi sempre il meglio dai suoi figli. Nella sua prima mostra personale, Dorsey ha ritenuto giusto onorare la sua eredità come "la persona che mi ha iniziato" e che per prima gli ha messo in mano un pennello. Come spiega l'artista,
“Qualsiasi cosa la mamma abbia detto, era quella, e questo è indiscutibile. Se lei diceva "non farlo" o "non fare quello (Dat)!", (dovevo farlo), era legge. Le parole sono così semplici e rimarranno con me per tutta la vita. Questa mostra non riflette solo le mie esperienze personali, bensì le scelte personali che ho dovuto prendere nei momenti in cui la pressione e le influenze dei coetanei erano in primo piano, la voce di mia madre sembrava risuonarmi nella testa. Amici sconsiderati, situazioni folli o anche essere nel posto sbagliato al momento sbagliato non sono estranei a chi viene dai miei stessi luoghi. I dipinti fungono da sfogo, che consente la conversazione. Il tipo di conversazione che mi permette di essere presente negli spazi da cui i neri sono stati rifiutati. Guardare faccia a faccia le opere che ho concepito mi ha dato un profondo senso di gratitudine. Questa mostra è una dedica a ciò che "ha detto la mamma" e a fino a che punto sono arrivato in questo mondo".
In accordo al suo stile inconfondibile, nelle scene narrative di vita urbana e domestica, l'artista rappresenta esclusivamente figure nere. Ognuna è dipinta a memoria, riferendosi a persone reali della sua comunità. Con l’intenzione di sottolineare l'importanza di ogni individuo, utilizza principalmente sfumature di seppia e marrone noce, facendo eco al colore della pelle su tutta la tela. In diverse opere inserisce corporate brand, come Waffle House o Serta. Servono come "inneschi" nostalgici per ciascuno dei ricordi che raffigura. In generale, la forza del lavoro di Dorsey è il modo in cui comunica una scena molto complessa - e spesso emotivamente carica -, basandosi solo su un leggero gesto o su una sottile espressione facciale. Qui semplicità equivale a chiarezza.
Il dipinto Momma Said (2022) ritrae una donna che fissa qualcuno al di là della tela e tiene il braccio sinistro sopra la testa puntando severamente verso qualcosa in lontananza. Questa figura materna, con bigodini rosa tra i capelli, residui di deodorante sotto le ascelle e un ampio vestito da casa color chartreuse, sembra essere stata improvvisamente interrotta dalla sua routine mattutina. La sua espressione severa "faccio sul serio" è calma, ma austera, con le labbra increspate, le sopracciglia leggermente sollevate e gli occhi fissi sul suo obiettivo - molto probabilmente un bambino che si comporta male.
Questa stessa figura si trova nuovamente in Never To Old (2022), dove ne vediamo solo il busto e le ginocchia da seduta. Nel suo grembo il figlio adulto appoggia la testa, contorcendosi mentre lei gli pulisce l'orecchio con un bastoncino cotonato. Potendolo chiaramente fare da solo, questo episodio dimostra che a qualsiasi età tua madre ti vede sempre bisognoso di cure.
In una terza opera, Hydrotherapy (2022), Dorsey riconosce le difficoltà e i sacrifici di essere una badante. Il santuario di sua madre è stata la doccia, l’unico tempo da sola per riflettere, respirare e prendersi degli attimi per se stessa.
Tre dei dipinti in questa mostra, Is You Rollin’ Or Not? (2022), Joy Ride (2022) e Back Sit Rider (2022) compongono una narrazione continua che descrive scene di un passaggio fondamentale nel percorso di vita dell'artista, quando ha trascurato il consiglio della madre. I dipinti mostrano la lotta dell'artista con la pressione dei coetanei per guidare un'automobile rubata assieme ad amici disonesti; il suo vedersela con "non dovrei essere qui" mentre guarda fuori dal finestrino; culminando nel riconoscimento che "questa non è la vita che voglio" mentre il suo sguardo incontra i visitatori. Con la sua espressione smarrita nei pensieri, possiamo quasi sentirlo ripetere ancora e ancora a se stesso la disapprovazione della madre.
La mostra sarà visibile anche on-line: www.lucegallery.com/video.php.
Auudi Dorsey (1992, New Orleans, Louisiana, Stati Uniti) vive e lavora a New Orleans. La mostra "Momma Said", presentata da Luce Gallery (Torino, 2022), è la prima personale nella carriera dell’artista autodidatta. I lavori del pittore afroamericano sono stati acquisiti da prestigiose collezioni e istituzioni internazionali.
Momma Said - Auudi Dorsey
Luce Gallery
Torino, dal 28 aprile al 27 maggio 2022
Inaugurazione: giovedì, 28 aprile, 18.30
Largo Montebello 40
Orari: da martedì a venerdì, 15.30 - 19.30
+39 011 18890206
info@lucegallery.com
Instagram: lucegallery
Video delle mostre: www.lucegallery.com/video.php
Ufficio Stampa: THE KNACK STUDIO / Tamara Lorenzi
tamara@theknackstudio.com / +39 347 0712934
info@theknackstudio.com / www.theknackstudio.com
MOMMA SAID
AUUDI DORSEY
LUCE GALLERY
Torino, dal 28 aprile al 27 maggio 2022
Mostra visibile anche online
Veduta della mostra, Momma Said, Auudi Dorsey, 2022, Courtesy l’artista e Luce Gallery, Torino
A Torino, dal 28 aprile al 27 maggio 2022, Luce Gallery è lieta di presentare “Momma Said”, la prima mostra personale di Auudi Dorsey.
La galleria espone una nuova serie di dieci dipinti, che è incentrata sulle riflessioni e reazioni dell'artista afroamericano ai saggi consigli di sua madre. Il pittore di New Orleans dipinge scene di vita quotidiana e l'esperienza dei neri negli Stati Uniti meridionali. Il suo lavoro è in parte autobiografico, ispirandosi a momenti intimi, gioiosi e difficili della sua vita, e in parte un racconto universale, siccome a volte le scene scelte hanno profondi riferimenti culturali alle comunità nere. Se osservate nell’insieme, le opere pittoriche creano una finestra nella mente di un giovane suggestionabile mentre prende decisioni sotto l'occhio vigile di sua madre e descrivono vividamente il potente legame tra madre e figlio.
Per l'artista questi dipinti riguardano tutti i consigli, la guida e le regole che la defunta madre gli ha instillato fin dalla giovane età. Deanna Dorsey è stata una forza nella sua vita, desiderando e aspettandosi sempre il meglio dai suoi figli. Nella sua prima mostra personale, Dorsey ha ritenuto giusto onorare la sua eredità come "la persona che mi ha iniziato" e che per prima gli ha messo in mano un pennello. Come spiega l'artista,
“Qualsiasi cosa la mamma abbia detto, era quella, e questo è indiscutibile. Se lei diceva "non farlo" o "non fare quello (Dat)!", (dovevo farlo), era legge. Le parole sono così semplici e rimarranno con me per tutta la vita. Questa mostra non riflette solo le mie esperienze personali, bensì le scelte personali che ho dovuto prendere nei momenti in cui la pressione e le influenze dei coetanei erano in primo piano, la voce di mia madre sembrava risuonarmi nella testa. Amici sconsiderati, situazioni folli o anche essere nel posto sbagliato al momento sbagliato non sono estranei a chi viene dai miei stessi luoghi. I dipinti fungono da sfogo, che consente la conversazione. Il tipo di conversazione che mi permette di essere presente negli spazi da cui i neri sono stati rifiutati. Guardare faccia a faccia le opere che ho concepito mi ha dato un profondo senso di gratitudine. Questa mostra è una dedica a ciò che "ha detto la mamma" e a fino a che punto sono arrivato in questo mondo".
In accordo al suo stile inconfondibile, nelle scene narrative di vita urbana e domestica, l'artista rappresenta esclusivamente figure nere. Ognuna è dipinta a memoria, riferendosi a persone reali della sua comunità. Con l’intenzione di sottolineare l'importanza di ogni individuo, utilizza principalmente sfumature di seppia e marrone noce, facendo eco al colore della pelle su tutta la tela. In diverse opere inserisce corporate brand, come Waffle House o Serta. Servono come "inneschi" nostalgici per ciascuno dei ricordi che raffigura. In generale, la forza del lavoro di Dorsey è il modo in cui comunica una scena molto complessa - e spesso emotivamente carica -, basandosi solo su un leggero gesto o su una sottile espressione facciale. Qui semplicità equivale a chiarezza.
Il dipinto Momma Said (2022) ritrae una donna che fissa qualcuno al di là della tela e tiene il braccio sinistro sopra la testa puntando severamente verso qualcosa in lontananza. Questa figura materna, con bigodini rosa tra i capelli, residui di deodorante sotto le ascelle e un ampio vestito da casa color chartreuse, sembra essere stata improvvisamente interrotta dalla sua routine mattutina. La sua espressione severa "faccio sul serio" è calma, ma austera, con le labbra increspate, le sopracciglia leggermente sollevate e gli occhi fissi sul suo obiettivo - molto probabilmente un bambino che si comporta male.
Questa stessa figura si trova nuovamente in Never To Old (2022), dove ne vediamo solo il busto e le ginocchia da seduta. Nel suo grembo il figlio adulto appoggia la testa, contorcendosi mentre lei gli pulisce l'orecchio con un bastoncino cotonato. Potendolo chiaramente fare da solo, questo episodio dimostra che a qualsiasi età tua madre ti vede sempre bisognoso di cure.
In una terza opera, Hydrotherapy (2022), Dorsey riconosce le difficoltà e i sacrifici di essere una badante. Il santuario di sua madre è stata la doccia, l’unico tempo da sola per riflettere, respirare e prendersi degli attimi per se stessa.
Tre dei dipinti in questa mostra, Is You Rollin’ Or Not? (2022), Joy Ride (2022) e Back Sit Rider (2022) compongono una narrazione continua che descrive scene di un passaggio fondamentale nel percorso di vita dell'artista, quando ha trascurato il consiglio della madre. I dipinti mostrano la lotta dell'artista con la pressione dei coetanei per guidare un'automobile rubata assieme ad amici disonesti; il suo vedersela con "non dovrei essere qui" mentre guarda fuori dal finestrino; culminando nel riconoscimento che "questa non è la vita che voglio" mentre il suo sguardo incontra i visitatori. Con la sua espressione smarrita nei pensieri, possiamo quasi sentirlo ripetere ancora e ancora a se stesso la disapprovazione della madre.
La mostra sarà visibile anche on-line: www.lucegallery.com/video.php.
Auudi Dorsey (1992, New Orleans, Louisiana, Stati Uniti) vive e lavora a New Orleans. La mostra "Momma Said", presentata da Luce Gallery (Torino, 2022), è la prima personale nella carriera dell’artista autodidatta. I lavori del pittore afroamericano sono stati acquisiti da prestigiose collezioni e istituzioni internazionali.
Momma Said - Auudi Dorsey
Luce Gallery
Torino, dal 28 aprile al 27 maggio 2022
Inaugurazione: giovedì, 28 aprile, 18.30
Largo Montebello 40
Orari: da martedì a venerdì, 15.30 - 19.30
+39 011 18890206
info@lucegallery.com
Instagram: lucegallery
Video delle mostre: www.lucegallery.com/video.php
Ufficio Stampa: THE KNACK STUDIO / Tamara Lorenzi
tamara@theknackstudio.com / +39 347 0712934
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